| I Capitolo-Un angelo con le ali di un demone
Iniziò tutto quel maledettissimo giorno… Pensavo che il mio passato non sarebbe tornato a tormentarmi di nuovo ,eppure…La mia vita da quel momento cambiò radicalmente :tutte le certezze, tutti i bei ricordi di un’infanzia vissuta con le persone alle quali ero legato maggiormente erano soltanto un’illusione. Non so più chi sono, non so nemmeno se fra un anno, un mese, una settimana o un giorno continuerò a combattere al fianco di Natsu e di tutti i miei compagni di Fairy Tail. Quel giorno il vecchio Gray è morto e con esso si è spenta la determinazione che gli aveva permesso di costruire il proprio destino con le sue mani. Ma ,per un demone come me, può esistere la benchè minima possibilità di sottrarsi alla sua natura sanguinaria e crudele e al suo odio bestiale nei confronti degli umani?!Purtroppo no…L’oscurità, che fino a qualche tempo fa riuscivo a respingere convinto della purezza del mio cuore, adesso mi corrode dentro e mi sta facendo lentamente precipitare in un baratro senza fondo. Ho quasi perso del tutto il controllo sulle mie azioni, sui miei pensieri, sulle mie emozioni: le porte dell’Ade si stanno spalancando per me, io che sono un angelo bianco e candido come la neve con le ali nere e tenebrose come la morte. Detesto ammetterlo, ma la tua profezia si sta avverando ,papà!
II Capitolo-Un incontro voluto dal destino
Cubo di Tartaros,2 settimane prima
Gray si stava dirigendo insieme a Juvia al quartier generale di Tartaros, un cubo gigantesco dotato di un campo gravitazionale autonomo che non permetteva ai nemici di infiltrarsi al suo interno. E, nonostante Juvia lo stesse abbracciando dolcemente da dietro per confortarlo, la mente del ragazzo era tormentata da oscuri presagi sul suo imminente futuro. Juvia l’aveva capito, ma lui seguitava a tenerla all’oscuro riguardo a quel “brutto presentimento” che aveva avuto. Era fatto così: l’onore o forse il sincero affetto che nutriva per i suoi nakama lo inducevano a risolvere da solo tutte le questioni che lo riguardavano personalmente ;stavolta, però ,il suo sguardo fiero ed orgoglioso lasciava il posto ad un’espressione impaurita ,resa ancora più evidente dalla bocca digrignata e da un tremolio improvviso ,preludio di un incontro che l’avrebbe reso fragile come una foglia per l’eternità. Dopo una cavalcata romantica, Gray e Juvia giunsero presso la base dei 9 demoni a guardia dei cancelli dell’Inferno ed Erza era già riuscita a sfondare con la sua lancia le pareti di quella struttura, dando il via all’avanzata della gilda per liberare Mirajane e per fermare l’attivazione di “Faith”,un cannone ad impulsi magici che avrebbe risucchiato la magia di tutti gli abitanti di Magnolia e avrebbe contribuito alla materializzazione del demone più potente,E.N.D. Appena si introdussero all’interno di questa fortezza, vennero accolti da alcuni dei terribili mostri creati da Zeref che li attaccarono congiuntamente, ma per fortuna furono protetti da Gajeel e da Natsu. Instantaneamente e senza preavviso un uomo di mezz’età con un’armatura da cavaliere che recava la scritta “Absolute Zero” e con i lineamenti del viso molto simili a quelli di Gray lanciò un incantesimo di ghiaccio contro di lui, che riuscì tempestivamente a bloccarlo con il suo geyser di ghiaccio. Senza lasciargli il tempo di muoversi ,questo misterioso individuo si fiondò su di lui e lo strinse con una presa possente, trasportandolo chissà dove con uno slancio verticale veramente notevole. Gray ebbe solo un istante per vederlo dritto negli occhi e proprio in quell’istante capì che l’incubo che lo stava destabilizzando era di fronte a lui; rimase immobile e paralizzato ,era soltanto un’inutile statua che era ormai travolta dal corso degli eventi. Chiuse gli occhi e rimase in silenzio, estremamente concentrato nel prepararsi ad affrontare psicologicamente la prova forse più difficile che lo attendeva: accettare la triste ed atroce verità che si celava dietro il suo passato per avere fiducia nel proprio futuro.
III Capitolo:Un passato da riscrivere
Gray e quel demone atterrarono in una landa desolata e ricoperta di neve ,e qua e là emergevano i resti di edifici dalle mura sgretolate e fatiscenti. Gray iniziò a guardarsi intorno con aria stupefatta perché riconobbe subito quel posto ;non ebbe alcun dubbio: quello era il villaggio dove era nato e cresciuto e manteneva la stessa atmosfera cupa ed inquietante che aveva acquisito 17 anni prima, quando Deliora invase quel territorio e sterminò senza pietà tutti i suoi abitanti, eccetto lui. Mentre i suoi ricordi scorrevano rapidamente nella sua mente facendogli distogliere l’attenzione dallo scontro in corso, il suo avversario accennò un sorriso e decise di proferire parola.
Come stai, figliuolo?-disse quest’ultimo ,appoggiando la mano destra dietro la nuca.
Tu non puoi essere mio padre! Lui è morto proprio…-rispose Gray, interrompendo le parole a causa dello shock emotivo dovuto alla memoria di quel tragico evento.
Proprio qui, vero Gray?-replicò il suo interlocutore, con un sogghigno in faccia che non faceva presagire nulla di buono.
Come cazzo fai a sapere queste cose, bastardo? Chi sei veramente?-chiese il mago di Fairy Tail, visibilmente alterato per quella rivelazione.
Te l’ho già detto: sono tuo padre, il mio nome è Silver e sono un demon slayer. Finora hai vissuto una vita fatta di menzogne e di inganni e adesso è arrivato il momento di raccontarti la tua vera storia.- affermò Silver con tono solenne ed incrociando le braccia ristabilendo la serietà e la fermezza che lo avevano contraddistinto durante la sua apparizione.
22 anni prima, Silver era diventato da poco uno dei membri di Tartaros che, a quel tempo, aveva subito numerose perdite a causa del Consiglio Magico che aveva iniziato una vera e propria persecuzione nei confronti delle gilde oscure di Magnolia e d’altronde non possedeva i laboratori necessari per far rinascere i demoni morti in battaglia. Il loro obiettivo, come sempre ,era quello di conquistare il mondo attraverso l’evocazione di E.N.D, ma vi erano ancora troppe poche reclute per uccidere le persone che costituivano il sigillo di “Faith”.Secondo il libro di Zeref, c’era un’alternativa ben più comoda per dar vita al demone “supremo”: sarebbe bastato avere un figlio con un’ umana ed il mezzo demone che sarebbe nato da questo rapporto avrebbe fornito l’energia necessaria al loro proposito. L’unico demone in grado di assumere l’aspetto di un essere umano era proprio Silver, che scelse come donna che avrebbe alimentato la “speranza” di Tartaros la più forte demon slayer di ghiaccio, Ur. Partì immediatamente per conoscere questa ragazza e si presentò a lei come una persona che voleva imparare la magia di modellamento del ghiaccio. Durante gli allenamenti ,nonostante la fatica ed il freddo pungente, trovavano sempre il modo di scherzare e, nel giro di poche settimane ,tra l’allievo e il maestro scattò l’amore. A differenza di quanto si potrebbe pensare, Silver non fingeva di amarla, la amava davvero; era diventato un uomo non solo esteriormente ma anche interiormente. D’altra parte, Ur aveva vissuto in piena solitudine dopo aver abbandonato la sua famiglia perché tutti si lasciavano intimorire dalla sua estrema forza e dal suo carattere schivo. Erano entrambi bisognosi di un sentimento così intenso ed entrambi furono d’accordo nel concepire un bambino che avrebbe condiviso con loro la felicità, che aveva cambiato profondamente i loro cuori. Ma questo bel quadretto familiare non ebbe mai la possibilità di esistere :infatti, alla nascita di Gray ,Silver, obbligato dal re di Tartaros, dovette a malincuore usare la maledizione “Remove” su Ur in modo tale che dimenticasse sia lui sia suo figlio e tornò alla sua gilda, con un Gray ancora in fasce. I suoi compagni si precipitarono a risucchiare l’energia magica del neonato attraverso una lacryma gigante,ma il bambino dimostrò di essere così potente da farla esplodere nel giro di pochi secondi. Passarono 3 anni da quell’incidente e Gray era diventato incontrollabile, non riuscendo a tenere a freno i suoi poteri illimitati. Alla fine suo padre, per evitare la distruzione di Tartaros, utilizzò la maledizione “Remove” anche su Gray in modo che scordasse la sua identità e le sue abilità demoniache e lo lasciò nello stesso villaggio montano dove l’aveva generato. La malinconia travolse la sua anima travagliata, ma la sua forza di volontà si era annullata di fronte alla promessa di un mondo interamente dominata da demoni. Era proprio quello che voleva o era ritornato ad essere un automa senza cuore né cervello? Disse addio al figlio che era in uno stato di incoscienza trattenendo a stento le lacrime e se ne andò, ritornando ad essere un demone sia nell’aspetto sia nell’atteggiamento.
Edited by JadexSinjin - 26/6/2014, 14:22
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